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sabato 6 giugno 2015

Alba Jazz IX edizione, seconda serata!

La nostra serata è cominciata presto già alle 19, passeggiando per le vie di Alba e ascoltando musica davanti ai bar principali della città: ci siamo imbattute in Mattia Barbieri, Daniele Tione, Dino Contenti ; nel Trio Monne (Monne Bellavia, Jacopo Albini, Gaetano Fasano; e nei Noveau Vintage. Musica ad ogni angolo di strada sorseggiando un aperitivo prima di trasferirci in Piazza Savona: si comincia alle 1930 con un bel concerto di blues della "Longs Valley Blues Band". Le due vocalist Ginger Brew e Dilu Miller, ben supportate da una nutrita sezione strumentale, interpretano con le loro voci possenti brani anche
leggendari, come "Sitting on a dock of the Bay", e la piazza si accende! I bambini ballano, gli adulti battono le mani, ed è il modo più bello per ricordare una concittadina amatissima e volata via troppo presto, Daniela Paggiaro. Si levano al cielo palloncini colorati e la commozione di un' intera città si percepisce fortissima insieme ad affettuosi e nostagici sorrisi.














Cambio palco ed arrivano i protagonisti di un concerto che Alba ricorderà molto a lungo: Javier Girotto, Natalio Mangalavite, Luca Bulgarelli ed EmanueleSmimmo con il loro "Alredoderes de la Ausencia" portano ad Alba l' Argentina. E' Jazz, si, è Jazz, ma è anche tango, è ritmo, sono melodie struggenti, sono contrasti tra dinamiche opposte incredibilmente avvincenti. Il sax soprano di Javier Girotto compie evoluzioni melodiche disegnando temi di paesi da noi lontanissimi eppure a noi così emotivamente affini, accorcia le distanze, crea un legame quasi naturale tra popoli lontani. Natalio Mangalavite con il suo pianismo emozionante, fatto di accordi pieni, di temi melodici che emergono da un sempre costante substrato ritmico - armonico, e con la sua voce splendida, canta il sentire profondo della lontananza, dell' assenza - ausencia, dell' amore, anche.L' affiatamento del quartetto è profondo, istintivo, viscerale. Il pianoforte ed il sax si intrecciano con il solido basso di Bulgarelli (che si esprime anche con soli lirici e suggestivi) e con il groove decisivo della batteria di Smimmo, che instaura da subito un dialogo intenso e bellissimo con il pianoforte. Il risultato vorremmo farvelo ascoltare ma non possiamo: applausi, emozioni, sorrisi e anche la commozione che deriva da quell' assenza - come categoria poetica - che in particolare in questi giorni gli amici musicisti legano e dedicano al loro amico e collega Marco Tamburini appena scomparso. Tutto questo lo dovrete immaginare leggendolo nelle nostre parole e guardandolo nelle nostre foto qui sotto.
A domani, amici! 



















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