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martedì 10 luglio 2012

Una birra con... Adam Pache

Adam Pache, che accogliamo con molto piacere tra i nostri intervistati, è un batterista australiano che ha deciso di venire a lavorare in Italia.  Il che dimostra che l' Italia non è poi così tanto male come ogni tanto andiamo lagnando! Prima a New York, ora da noi, ha suonato con Steve Grossman, Roberta Gambarini Jesse Davis, Carla Bley, Steve Swallow, Clark Terry, Christian McBride. Ha suonato al New York's JVC Jazz Festival, Montreux Jazz Festival, Bologna Jazz Festival, Sydney Festival, Oslo Jazz Festival, Copenhagen Jazz Festival e il Bangkok Jazz Festival.

Vi basta? Gli diamo il benvenuto? D&D glielo danno con questa birretta.  Ecco a voi l' australoitaliano Adam Pache!
La foto qui sotto in bianco e nero è di Roberto Panucci
La foto a colori sotto l' intervista invece è di Paul Bigeight



Foto di Roberto Panucci



Luogo di nascita:
Sidney, Australia

Eta’:
34

Vivi a?
Milano.

Birra preferita:
La birra di Bavaria, sopratutto Augustiner Bräu Lagerbier Hell (di Monaco) e Andechs Doppelbock Dunkel. Sono stato alcune volte al monastero di Andechs sul lago Ammersee, dove fanno questa birra. In tedesco il posto si chiama "der heilige Berg": “La Montagna Sacra”... e quando si beve questa birra li sopra la montagna, si capisce perchè! 

Vino Rosso o Bianco?
Dipende cosa si mangia, ma mi piacciono molto i vini rossi di Piemonte e Toscana (e non credo che sono l’unico!)

Piatto preferito:
La zuppa di pesce.

Colore preferito:
Blu marino.

Squadra del cuore:
Australia, nel Rugby, cui giocavo e mi manca molto. Mi dispiace ma io odio il calcio!

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
"A Night In Tunisia" - Art Blakey & The Jazz Messengers.. ed é ancora uno dei miei preferiti.

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Clark Terry. L'ho conosciuto a New York e ho avuto l'opportunità a suonare alcune volte con lui, poi mi ha invitato a casa sua per natale in 2007, con sua famiglia e un paio di altri amici. Ogni giorno abbiamo suonato, mangiato e parlato insieme. In quel periodo ho imparato cosa è di essere un vero gentleman, di avere integrità, pazienza, disciplina e rispetto per i maestri. Anche adesso io pens spesso a lui, come "cosa farebbe C.T. in questa situazione..?"

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutto, tutto... Hip-hop, elettronica, R&B (vecchio e moderno), la musica classica, pop, reggae, rock, la musica tradizionale di Africa, di Cuba, di Brasile... E provo di essere sempre ben informato delle nuove cose che escono.

Ultimo libro letto:
"Il Tropico del Cancro", Henry Miller (in inglese però!)

Libro indimenticabile:
"Il Filo del Rasoio"/”The Razor’s Edge”, Somerset Maugham

Ultimo film visto:
"Cave of Forgotten Dreams" (Werner Herzog)

Film indimenticabile:
Unforgiven/Gli Spietati.

Citta’ o Campagna:
Città... per adesso, ma prima o poi vorrei vivere in montagne.

Il tuo primo progetto:
Un tributo a Led Zeppelin mentre che stavo a scuola. John Bonham era il mio numero uno... Ho imparato le parti di ogni canzone di Led Zeppelin!

Il tuo progetto attuale:
In questo momento non ho un progetto mio fisso, forse perché stavo abbastanza impegnato come un “sideman”, ma quest'anno voglio registrare un disco mio. Vi informo quando appena lo realizzo!

Progetto sogno nel cassetto:
A registrare un disco con uno dei miei bassisti preferiti: Ben Wolfe, Rodney Whitaker, Reginald Veal, Eric Revis o Joe Sanders. Anche senza altro.. solo contrabbasso e batteria! 

Foto di Paul Bigeight

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